Sono ancora in ospedale.
Non sto bene e non sto male.
Quel paziente, poveretto,
sai: non han rifatto il letto.
La parente affezionata,
mi ha chiamato a sua insaputa;
ha richiesto, gentilmente,
l'ultimo stuzzicadenti.
Io, per me, e un po' cretino,
ci ho provato da vicino.
Non che fosse tanto bella,
ma la sera era ideale;
per dividere un boccone,
senza sempre quel trombone.
Presto, poi, mi ha allontanato;
da tutto quanto il vicinato.
In corsia non si fa altro,
che parlare di quel guanto.
E la figlia del vicino,
gira senza l'orecchino.
A sto punto mollo il colpo,
anche se non son sconvolto.
Sono vecchio e ormai sicuro,
più nessun mi ha preso in giro.
Oramai anche la gente,
parla poco ed è silente.
Io, per contro, sento poco,
non mi tocca neanche un poco.
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