lunedì 18 dicembre 2017

Uno, nessuno, centomila






Sono uscito adesso dalla doccia, e tu non sei già rientrata; sto per preparar la cena, in questo sabato di sera.
Ma mi accorgo, d'improvviso, sul telefono un messaggio.
'Non rientro per un poco, ho da fare pressapoco'.
Sai che faccio, a questo punto, esco tosto e assai compunto; vado al bar, vicino al porto, ed aspetto ancora il morto.
S'era detto: ci vediamo per quell'ultimo saluto, all'amico ormai cornuto; di tirare ancora molto, questa storia ha risolto.
Non si sa che cosa fare, con te sono solo sere amare; sono solo aria e vento, stai per essere un tormento.
Ho deciso che ti lascio, perché hai un'altro sotto il braccio.
Ho deciso di migrare, per località più vere.
Non dirò più una parola, e mi prendo un'altra sposa; una straniera, di sicuro, avrà meno muso duro.
Se poi sbarco in Normandia, lì mi aspetta zia Sofia; che con grande cuore in mano, penserà al mio futuro.
Farò tante cose belle, che con te non sono state; aprirò un bel locale, con tre giovani puttane.
Non sarà più cosa seria, la domenica mattina.
Avrò molti e assai clienti, e tanti soldi in mezzo ai denti.
Tu rimpiangerai il tuo sposo di una volta...
Ma lo sai che sei sconvolta?













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